venerdì 12 maggio 2017

un volo da roma fino a palermo ci fa atterrare sul cemento riscaldato dal sole di una primavera gentile e ventosa. entriamo in sicilia mano nella mano, assaporando i dialetti, i gusti, gli accenti e il folklore. il primo immediato freno lo spingiamo per rendere omaggio ad un eroe sorridente caduto per difendere tutti quei passanti indifferenti che ora sfrecciano in macchina senza cura di un monumento alla libertà fatta esplodere dall'alto dei monti, nascosti dai segreti italiani e dalla loro viltà messa poi in mano ai compromessi istituzionali che hanno accompagnato la vita intera del mafioso e del politico. professionisti del crimine più che uomini d'onore.

il cielo divide i due monumenti poco prima del cartello Capaci. ci fermiamo in silenzio a ringraziare il coraggio di un uomo Solo. troviamo le scritte e le dediche.. a Giovanni, Francesca e a tutta la scorta. Il mare fa da sfondo ad un luogo che ancora racconta e trasmette brividi.: "le vostre idee camminano con le nostre gambe... "

entriamo in città. andiamo a vivere Palermo, a modo nostro.



ci perdiamo in una sicilia barocca, vecchia, autentica. i passi rilassati, spensierati e ricchi di risate sono accompagnati dalla musica dell'isola, dall'allegria della gente, dalla bellezza dei vicoli cosi poetici al tramonto che fanno dimenticare l'oltraggio fatto ad un patrimonio di arte e cultura veramente impressionante. delle ville liberty è rimasto quasi nulla,  è rimasto però il sorriso dei signori seduti sulle piazze baciate dal sole, il silenzio di questi anziani ad occhi semichiusi che lanciano fumo in aria sono una fotografia  che trasmette calore anche a chi non è isolano. le chiese sono perle di arte, sono bellezza della vita rappresentata dal tocco dei normanni, arabi, spagnoli, italiani. lo sguardo si perde nella luce dell' oro, nella fantasia dei mosaici, negli occhi di un santo o di un angelo. entriamo nei vicoli, visitiamo il mercato alla vucciria, vediamo il quartiere arabo: la kalsa.
qui ci si immerge in piazze isolate e silenziose, vicoli che non dimenticano lo sguardo di una cupola, la vista dall'alto della città si può ammirare da ogni angolo di questo scorcio di antichità a pochi passi dai negozi alla moda.
un pomeriggio mentre camminiamo tra ombre e sole, alzando glio occhi al cielo leggiamo: qui viveva Paolo Borselllino.
poteva bastare questo a sedersi li e restare in silenzio. ci avviciniamo curiosi sotto la scritta farmacia, vediamo una porta e un  ragazzo che ci apre. La prima immagine tocca in profondità il mio cuore: Paolo sorride guardando davanti a sè la siclia che come sognava lui : "un giorno sarà una terra bellissima." e dietro di lui bambini felici corrono giocando a pallone. Sono proprio i bambini i protagonisti di questo posto, salvato recuperato e fatto diventare dal fratello "La casa di Paolo."
i volontari aiutano i bambini del quartiere a disegnare, studiare, imparare. ospitano chi ha bisogno, collaborano con altre associazioni come libera, addiopizzo, offrono ospitalità accoglienza e informazioni ai pellegrini che intraprendono il cammino da palermo ad agrigento, danno un letto eun pasto a chi ha bisogno. all'nuerno le immagini sono piene di ricordi e speranza. dipinti dedicati dai pentiti a Borsellino e Falcone che recitano: "le vostre lotte i nostri sogni.. per non dimenticare."
il ragazzo con orgoglio ed estrema gentilezza ci mostra questo mondo a cui un pò tutti ci sentiamo di appartenere.
vicino alla vucciria scopriamo una banca diversa dalle altre, semplicemente scritta sul muro che sfida il tempo prima di crollare. l'unico volto di questa banca ha due occhi chiari e viene dll'austria, siede su una sedia, dipionge, incontra gente e lancia messaggi di amore a tutti. sui muri, sul suo quaderno, nei localetti di palermo. ironizzando sui rifiuti ammassati davnti a lui, sui palazzoni sempre piu alti che hanno coperto di cemento le vie della citta, sulle banche e i soldi che hanno inondato di paure le nostre vite, non lasciando piu spazi ai sentimenti. un genio, un artista dagli occhi sereni e lo sguardo affettuoso, il sorriso divertito e la comicità di un attore. un incontro diverso, rincuorante, che ci ha riempito di risate, allegria e fatto riflettere sulla nostra eccessiva serietà, sul nostro ritmo frenetico che non ci da piu il tempo di fermarci a chiacchierare rilassati con uno sconosciuto.
da palermo al mare di mondello, fino al piccolo borgo incantato sopra palermo di monreale. é un passeggiare lento e piacevole, tra chioschetti, colori dell'arte sicilina dipinta su carretti, porte e muri. la musica esce dai vicoli, dai negozi, di mercati. I bambini nei vicoli sfrecciano tra i vicoli senza casco, portando stereo sulle spalle e sorrisi sul viso. sopra di loro antichi tetti sembrano voler crollare, in completo stato di abbandono, senza nessuna ombra di restauro o volontà di recupero. i rifiuti volano da una via all'altra divenendo parte attiva della strada, schiacciati dalle macchine, uscendo da buste non ingrado di sostenerli.
continuiamo a viaggiare nella sicilia nostra, amando anche le sue innumerovoli difficolta nei trasporti, i servizi, le autostrade incastonate tra natura mozzafiato e lavori, affacciati sul mare e spaventati dalle curve imptovvise causate dai cartelli. ci divertiamo ad accettare tutto di questa terra che ci accoglie con tanto entusiasmoe affetto, che si ferma in una pasquetta isolata a far ripartire la nostra coraggiosa macchina atterrata dal caldo e dal cemento. due ragazzoni si fermano, aggiustano e se ne vanno rifiutando anche un semplice caffè lasciandoci un semplice: auguri e salutateci Roma!
la meraviglia di queto posto è tutta qui. hanno il sorriso  stampato. sono disponibili sempre ad aiutarti, orgogliosi di farti conoscere la loro terra, osannata come un mamma, spesso abbandonata come un genitore malato portato in ospizio.
ad agrigento conosciamo un parco uscito dal tempo e perfettamente tenuto tra ponticelli giardini e colonne perfettamente in armonia con l'incanto del luogo. un patrimonio conservato con cura e amore, affaciato sul mare, ricco di storia e leggende, luminoso di giorno, tenebroso al tramonto, uno spettacolo colmo di fascino.
in piazza cobosciamo un tipo elegante, educato e conosciuto da tutti: lo soprannominiamo Il Boss. ci porta in una trattoria locale dove ci tratterrano " con rispetto."  vediamo il paese da entrambe le facce; quella in basso, nuova, dipinta a colori da artisti di strada, con cinema, locali, negozi, piazzette deliziose; e quella in alto, religiosa, antica, rocciosa e affascinante, abbandonata, pericolante, rilassata nel silenzio, sgretolata nella sua prte più alta, dove una cattedrale antica è ormai quasi non più visitabile per via di costruzioni "poco attente" all' ambiente circostante.
guardiamo sempre il mare, da terrazze, vicoli e piazze, è uno spettacolo continuo che ci colora gli occhi.
visitiamo posti incantevoli, sorridiamo e ci divertiamo ad aogni angolo di questo pazzo solitario e impressionate angolo del nostro paese, vivendo con gratitudine ogni gentilezza ricevuto da famiglie, ragazzi solitari o coppie incontrate viaggiando lungo le vie più autentiche. sono  continui scambi di conoscenza che arricchiscono questa passegiata siciliana. ragusa, siracusa, noto, modica, marzamemi.. siamo incantati da questi borghi che sembrano arroccati nel loro tempo antico, quasi fermi al periodo barocco, incastonati dentro una bellezza unica. troviamo segni e tracce di questo incredibile mondo in facciate piazze, case, balconi palazzi. tutto è ancora antico, ancora ricco di architettura sconvolgente, spesso perfettamente intatta, che esprime religiosità misticismo e fantasia. incontriamo figure di santi e mostri guardare verso l'alto o  volti di angeli e di leoni guardare verso il basso, quasi a voler proteggere con la spiritualità i nostri passi spesso insensati.
l'incontro con l'arte di questa zona è sconvolgente, quella con gli abitanti rincuorante. tra i mondi dei borghi cittadini troviamo sempre la fortunata strada che ci porta verso il mare. camminiamo sopra rocce bianche e immacolate nella scala dei turchi, scopriamo piccole calette nascoste da grotte e sentieri all'interno di una riserva naturale a vendicari. ci perdiamo in una oasi sperduta sopra siracusa e troviami laghetti circondati da scale e rocce, in una splendida natura incontaminata, pranzando sotto alberi e bagnado i piedi nelle cascate. una sicilia che ti sorprende, anche nella sua semplicità. ricca di arte, religiosità, feste patronali, cortei pasquali che bloccano il paese per seguire dai balconi o a piedi un immnenso Cristo che bacia La Madonna.
il cibo, la musica, le tradizioni, le contraddizioni di una terra che accetta il turista con amore e la mafia con silenzio. che lotta per un pezzo di terra o di pane con dignità e coraggio e che ancora fa correre cavalli di notte per scommettere e rispettare una tradizione voluta dai capi famiglia.
le nostre ultime energie le usiamo per salire fino al cratere che poco tempo fa fece tremare i piccoli paesini sotto l'etna. un ragazzo di Catania conosciuto a noto per scattarci una foto si offre per farci da guida senza volere nulla in cambio, solo per il piacere e la gioia di trascorrere con noi una giornata nella sua terra che ama tanto.
sotto il cielto, avvolti dai colori di un posto magico, restiamo in silenzio a respirare la beatitudine. Mamma Etna è li, pronta ad esplodere, in caso dovesse avere un raffreddore.
finiamo a Catania il nostro giro, un viaggio vissuto a piedi, in macchina, fermi. Sdraiati sul letto, in terrazza, nei bar delle piazze, nei mercati, nelle trattorie e seduti sull'erba. mano nella mano, portando una sola valigia, andando lenti, con lo stesso passo, sfiorando una sensazione sola, senza violare il tempo dell'altro, crando spazi liberi, curando il desiderio che l'altro comunica si arriva ad un ritmo unico, armonico come il suono di una danza tribale.
abbiamo incontrato tanta gente, vissuto empzioni, ma soprattutto vissuto. per me viaggiuare è questo. stare li, in quel momento, presenti a quella splendida granita fredda, vivendo il latte di mandorla come un concerto rock, il cedro l arancia e il cioccolato di modica come una comitiva di amici. in compagnia  tanti arancini amati come fratelli e bicchieri di vino siciliano doc che hanno deliziato tramonti e dichiarazioni di continuità.
la meta è camminare, non arrivare. che sia italia o asia, viaggiare è andare oltre.


   

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